Il prurito auricolare riguarda soprattutto il cosiddetto orecchio esterno, cioè la parte che comprende il padiglione auricolare e il condotto uditivo, oppure a volte l’orecchio medio, ovvero la parte in cui si trova la cavità timpanica collegata, attraverso la tuba di Eustachio, al naso.
Anche quando coinvolge le orecchie, ovviamente, la sensazione pruriginosa spinge a grattarsi, ma se non è particolarmente difficile raggiungere le pieghe del padiglione auricolare, diventa molto più complicato trovare sollievo se il prurito riguarda l’interno del condotto uditivo. E questo certo contribuisce a peggiorare il malessere associato.
Grattarsi, comunque, non è mai la soluzione: se da una parte può dare una pausa temporanea dalla “sofferenza”, questo gesto non è realmente terapeutico ma, anzi, secondo alcuni studi potrebbe finire per aumentare la sensazione pruriginosa. Inoltre, cosa ancora più importante, se ci si gratta il rischio concreto è quello di causare lesioni che possono dare il via a infezioni, in quanto la pelle lesionata perde parte della sua funzione di barriera che protegge dall’ingresso di germi e batteri.
Tutto questo vale in generale ma, a maggior ragione, va tenuto presente se il prurito interessa una struttura così delicata come le orecchie. Cercare, per esempio, di trovare sollievo inserendo nel condotto uditivo un bastoncino cotonato può avere conseguenze rischiose: oltre a lesionare la pelle che riveste il condotto uditivo, può favorire la formazione di tappi di cerume e causare danni alla membrana del timpano.
Approfondire le cause è quindi doppiamente necessario sia perché, a volte, il prurito può essere un campanello d’allarme importante (per esempio di malattie di origine allergica), sia perché può essere il solo modo per trovare sollievo al fastidio.
Il prurito alle orecchie può essere imputabile a molteplici cause, di diversa gravità, tra cui, per esempio:
La sintomatologia pruriginosa spesso è associata ad altri segni e sintomi tipici di alcuni disturbi che possono aiutare il medico nella diagnosi. Di seguito una tabella in cui sono riassunte le principali caratteristiche ed eventuali sintomi del prurito.
Già dalla comparsa di questi primi sintomi è opportuno sottoporsi a una visita del medico di base o dell’otorinolaringoiatra. A volte può essere sufficiente l’anamnesi (la raccolta dei sintomi e della storia clinica) e un controllo dell’orecchio e del condotto uditivo con un otoscopio per individuare la causa del problema e stabilire la cura adatta al caso.
Se c’è il sospetto di un’allergia, sarà il medico stesso a proporre ulteriori accertamenti per confermare o meno la diagnosi e stabilire la terapia adeguata.
PUNTURE DI INSETTI
Prurito, arrossamento, gonfiore localizzati nella zona della puntura, con comparsa, in genere, di un pomfo
TAPPO DI CERUME
Oltre al prurito, si avvertono senso di orecchio pieno, percezione ovattata dei suoni, a volte anche fischi. Se penetrano nel condotto uditivo acqua o altri liquidi, il tappo può espandersi causando male all’orecchio
DERMATITE ALLERGICA O IRRITATIVA DA CONTATTO
Oltre al prurito compaiono in genere arrossamento, vescicole, secrezioni trasparenti, desquamazione e gonfiore della cute. I sintomi si manifestano inizialmente nel punto di contatto con la sostanza scatenante (per esempio il lobo dell’orecchio in caso di reazione allergica al nichel degli orecchini, o il condotto uditivo come reazione al contatto con tappi auricolari), ma possono poi estendersi anche alle aree vicine
DERMATITE ATOPICA
Estremamente pruriginosa, causa l’alternarsi di fasi in cui la pelle è rossa ed essudante, a fasi in cui appare ispessita, ruvida e secca
DERMATITE SEBORROICA
Oltre al prurito compaiono arrossamento della pelle, piccole squame bianco-giallastre untuose, sia nel condotto auricolare che nella zona dietro le orecchie
OTITE ESTERNA
In generale si avvertono prurito, ma anche dolore, orecchio chiuso, presenza di siero trasparente o giallastro, gonfiore del condotto uditivo, a volte febbre. Le forme causate da funghi sono più pruriginose e a volte caratterizzate da secrezioni cotonose
Poiché il prurito auricolare non è di per sé una patologia, ma un sintomo, per alleviarlo è possibile agire sulla causa scatenante. Non esiste quindi una cura universalmente valida.
In caso di punture di insetto, il problema può risolversi spontaneamente in un paio di giorni, senza richiedere un trattamento specifico.
Se il prurito è causato invece dalla presenza di un tappo di cerume, può essere utile utilizzare farmaci in gocce a base di sostanze solventi (come per esempio il dimetilbenzene) ed emollienti (come per esempio l’olio di mandorle), da instillare nell’orecchio. Qualora i sintomi persistano, è necessario rivolgersi al medico, che solitamente rimuove il tappo di cerume mediante l’irrigazione del condotto uditivo con acqua tiepida con una siringa senza ago oppure utilizzando un sistema di aspirazione.
Se l’orecchio esterno presenta irritazioni, infiammazioni o desquamazioni cutanee dovute per esempio a una dermatite o a un eczema, per mantenere un giusto grado di idratazione del derma e calmare il prurito possono essere utili gocce otologiche a base per esempio di acido ialuronico.
Nel caso in cui il prurito sia uno dei sintomi di un’otite esterna, il medico dovrà individuare la causa scatenante l’infiammazione prima di prescrivere la terapia.
Se il prurito si associa a dolore e infiammazione, per lenirli possono essere prescritti farmaci in gocce a base di anestetici (come per esempio la procaina cloridrato) e antinfiammatori (come per esempio il fenazone).
Infine, in un’ottica di prevenzione possono essere utilizzati, sia negli adulti sia nei bambini con più di 3 anni, spray auricolari a base per esempio di una soluzione isotonica di acqua di mare. Questi prodotti sono infatti utili per rimuovere un eccesso di cerume ed eventuali ristagni di liquidi.
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